Il Progetto Made in Italy per salvare Lemuri e Indri del Madagascar


Un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino ha deciso di combattere una strenua battaglia contro la deforestazione e in difesa dei lemuri, specie animale a rischio estinzione a causa delle attività umane che ogni anno portavano in quel Paese a distruggere intere aree forestali.

Una battaglia che finalmente sembra essere stata vinta dal momento che la deforestazione è stata dichiarata illegale. Ma il risultato senza dubbio più importante per i ricercatori dell’ateneo piemontese è stato quello di aver messo la parola fine ad un’antica quanto disastrosa usanza, quella del “taglia e brucia”. Una pratica che ogni anno portava alla distruzione di centinaia e centinaia di alberi, abbattuti per ricavarne carbone vegetale o per avere porzioni di terreni da destinare all’agricoltura.

A farne le spese erano soprattutto i circa 3mila lemuri ed Indri che popolano la foresta di Maromizaha e che rischiavano seriamente l’estinzione; con la loro scomparsa era a rischio l’intero ecosistema naturalistico del Madagascar visto che questi animali sono essenziali per mantenere intatto l’equilibrio ambientale. L' Indri è un animale che vive solo in alcune zone della Terra e difficilmente riesce a sopravvivere in altre aree, la sua caratteristica è quella di riuscire a far sentire il suo canto fino a 4 chilometri di distanza. I ricercatori dell’Università di Torino con il prezioso contributo dell'associazione Natura Viva di Bussolengo hanno imposto lo stop forzato alla deforestazione e oggi le specie animali e vegetali che popolano le foreste del Madagascar possono tirare un sospiro di sollievo. Circa 1600 ettari di foresta sono dunque "al sicuro" in quanto grazie al progetto dell'Università di Torino saranno preservati da qualsiasi attività umana che non sia la difesa e la conservazione del patrimonio naturalistico. 

Dunque i simpatici animaletti riprodotti dalla Disney non saranno più salvati soltanto al cinema ma anche e soprattutto nella realtà, da chi per anni ha devastato senza regole l’ambiente e la natura.
Grazie all' equipe italiana che ha condotto questa lunga battaglia, la natura si è finalmente vendicata. Nella foresta pluviale quindi non sarà più possibile tagliare alberi o cercare con le trivellazioni petrolio o gas naturali.
Un successo di un'importanza fondamentale perché consente di salvaguardare alberi di rara bellezza e soprattutto specie di animali rarissime in via di estinzione.





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